giovedì 17 febbraio 2011

Emendamento proposto al regolamento sponsorizzazioni dalla Consigliera Anna Mazzoleni

Sono molto grata al gruppo consigliare al quale appartengo per avermi concesso la possibilità di presentare la mia posizione personale e di conseguenza per avere accordato a ciascun consigliere la libertà di votare secondo coscienza. Oggetto di questa decisione un dettaglio del regolamento, e presento con semplicità l'emendamento, naturalmente venga spero possa essere condiviso da parte della minoranza,  nella speranza di trovare lo stesso atteggiamento negli altri gruppi e una qual certa trasversalità al momento del voto. All'art. 9 - Diritto di rifiuto - chiedo che venga aggiunto l'intero enumerato come d) secondo comma ex art.8 e cioè: "gli istituti di credito che nell'anno precedente abbiano effettuato transazioni bancarie in materia di esportazione, importazione e transito di materiale di armamento come definito dall'art. 2 della legge 185/1990.
Veramente senza voler fare lezioni vorrei con questo richiamare il consiglio al valore a mio modo di vedere potenzialmente grande di tutte le forme di contestazione popolare espresse personalmente da ciascun consumatore secondo il principio "un acquisto, un voto" anzi più esattamente il voto diventa spesso il non acquisto, che è la forma generalmente usata nei boicottaggi ai quali si apparenta il caso nostro di oggi, oggetto di attenzione da parte del movimento pacifista.
Alcuni di noi sostengono con simpatia, o con convinzione queste forme di democrazia, e io credo che  ogni individuo  se fosse più consapevole e soprattutto un briciolo più coerente potrebbe anche lasciare un segno nelle logiche di mercato che vengono ormai accettate come ineluttabili come il tempo bello o brutto, o le catastrofi naturali. Veramente io ritengo che il rifiuto personale e coerente di ciò che inquina, di ciò che svolge attività contraria allo sviluppo economico libero dei paesi emergenti,  di ciò che è semplicemente superfluo o anche di ciò che è superficialmente nocivo potrebbe essere teoricamente una forte leva alla trasformazione in  un modello economico più equo e più sostenibile. Detto ciò osservo che la coerenza personale  è sempre parziale, visto che la radicalità in queste faccende non è così immediatamente praticabile, e sono disposta a comprendere  con realistica serenità anche l'opposto orientamento su questo emendamento senza che ci sia bisogno di suscitarne un vespaio ideologico infinito. In conclusione richiamo comunque il consiglio a voler dare un esemplare segno di attenzione alle tematiche della pace attraverso il ripristino di questo criterio di esclusione già presente nel regolamento votato dalla precedente amministrazione
 
Anna Mazzoleni - Consigliere Provinciale

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