martedì 27 settembre 2011

A SOSTEGNO DELLA MATERNITA ‘ POCHI SOLDI E TROPPI ESCLUSI - ordine del giorno Dote Conciliazione: BOCCIATO.

 
Basta stare tra la gente e  guardare il mondo intorno per   toccare  con mano e comprendere  le difficoltà  di molte famiglie e di molte donne che intendono ritornare , o semplicemente restare, nel mondo del lavoro  dopo una maternità.
Mettere al mondo un figlio è  una scelta privata che ha una forte valenza sociale. Le politiche europee ci dicono che la scarsa crescita demografica sarà un  problema  enorme nei prossimi anni e l’ Italia anche in questo è fanalino di coda.  Da noi la maternità è tanto osannata quanto non sostenuta,  abbiamo una strategia tutta nostra : investiamo a costo zero sulle nonne e sui nonni!
In questo contesto a dir poco desolante, Regione Lombardia, nei mesi scorsi, ha ricevuto  uno stanziamento di 6.700.000 dal Ministero delle Pari Opportunità per sostenere le politiche di conciliazione dei tempi di lavoro e di cura per le donne che intendono mantenere il posto di lavoro dopo la nascita di un figlio.
Meglio poco che niente ! Diciamo o meglio avremmo potuto dire , se Regione  Lombardia avesse coinvolto  le Province intessate e le parti sociali nella discussione sugli aspetti  realizzativi  e prima ancora sulle priorità.  Invece ha messo in atto dei progetti territoriali in capo all’ ASL uguali e non modificabili , riducendo di fatto le Ammini strazioni provinciali ad un ruolo puramente esecutivo.
Alle donne viene proposta la Dote Conciliazione: un rimborso per l’ utilizzo di nidi, micronido,centro prima infanzia, baby parking ludoteca, solo se rientrano  subito dopo il periodo di astensione obbligatoria e non richiedono il part time. Una limitazione penalizzante e restrittiva anche in considerazione del fatto che questi servizi difficilmente accolgono bambini di 3 mesi.
Ma non basta le donne ne possono usufruire solo se lavorano in piccole e media imprese o micro imprese, meglio ancora se sono imprenditrici o libere professioniste; nessuna possibilità per le dipendenti di grandi industrie o altro, per le precarie e per i padri . Ma ciò che completa il quadro oltre al no part-time , all’ obbligo di  rinuncia immediata all’ aspettativa . all’esclusione di molte lavoratrici di vari settori è il  fatto che la Dote Conciliazione viene assegnata senza prevedere  alcun limite di reddito!
A seguito di queste riflessioni  i capigruppo  del Partito Democratico , di Azione Positiva, di Sinistra e Libertà e dell’ Italia dei Valori  hanno  presentato  nel Consiglio Provinciale di Lunedì 26 Settembre  un ordine del giorno sul   Bando per l’ accesso alla Dote Conciliazione .
Ci aspettavamo  una discussione aperta e critica che potesse   portare  ad una richiesta condivisa rivolta a Regione Lombardia . L’ obiettivo  di noi consiglieri di minoranza era e continua ad essere  quello  di far emergere le specificità della nostra Provincia oltre alle criticità evidenziate e di tradurre il tutto  in  richieste efficaci e concrete. Invece, con rammarico, abbiamo dovuto semplicemente  prendere del voto contrario.

Giuseppina Cogliardi Consigliere provinciale del Partito Democratico

lunedì 26 settembre 2011

 
Oggetto  ordine del giorno su : Bando per l’ accesso alla “ Dote Conciliazione”
Il Consiglio provinciale di Lecco

Premesso che :

1.     Sono oltre 25.000 le donne lombarde che, nello scorso quinquennio, hanno dato le dimissioni dal posto di lavoro, nel primo anno di vita del bambino, a causa dell’ impossibilità di conciliare il lavoro con la cura
2.     I gruppi di lavoro della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Lecco tra Settembre e Dicembre 2010 hanno svolto un  percorso che li ha visti impegnati  nella riflessione sulla tematica della conciliazione famiglia lavoro che ha prodotto le seguenti considerazioni:
·        I dati relativi al territorio lecchese sono in linea con i dati regionali, ovvero tasso di occupazione femminile nettamente sotto la media europea,  stazionario nel tempo l’ uso di congedi parentali, ( sia per madri che per padri) ed anche il tasso di dimissioni nel primo anno di vita per le madri.
·        In Lombardia quasi una donna su 5 ( il 20%) lascia il lavoro dopo la nascita del primo figlio.
·        L’ insieme dei servizi per la prima infanzia ( asili nido e servizi integrati) forniscono una percentuale di presa in carico degli utenti pari al 12,7% a livello nazionale; in regione Lombardia pari al 16,5%. Lontano dall’ obiettivo previsto dalla strategia di Lisbona che è il 33%.
·        Un incremento degli asili nido del 10% farebbe aumentare la probabilità di lavorare del 7% per le donne più istruite e del 14% per le donne meno istruite. Un incremento del numero di lavori part-time farebbero crescere la possibilità di essere occupate del 5% per le donne più istruite e del 10% per le donne con istruzione minore.

Prendendo atto che:
  
Regione Lombardia avendo a disposizione 6.700.000 euro dal Ministero delle Pari Opportunità ha messo in atto dei progetti territoriali in capo all’ ASL per predisporre alcuni interventi di conciliazione fra cui la”  Dote Conciliazione” misura non discussa nei suoi aspetti realizzativi con i territori ( nello specifico le Province interessate) e le parti sociali.
Inoltre questo stanziamento del Ministero delle Pari Opportunità avviene a fronte di un taglio di trasferimenti pari a 4 milioni di euro derivanti dal risparmio per l’ innalzamento dell’ età pensionabile del pubblico impiego e tacendo sugli stanziamenti del piano straordinario per lo sviluppo dei servizi socio-educativi per la prima infanzia varata dal governo Prodi che prevedeva per il triennio 2007/2009 una somma totale di 727 milioni di euro.

Considerato che:

La Dote Conciliazione viene avviata anche nella Provincia di Lecco senza nessuna autonomia di scelta su come utilizzarla, sacrificando in tal moda la capacità di risposta in relazione alla peculialità del Territorio.
Tale Dote Conciliazione  consiste in un rimborso per l’ utilizzo di uno o più servizi ( nido,micronido,centro prima infanzia,nido famiglia,baby sitting, baby parking, ludoteca) da utilizzare da parte delle madri, unicamente se rientrano dopo il periodo di astensione obbligatoria dal lavoro. Questa limitazione risulta molto penalizzante e restrittiva, anche in considerazione del fatto che i servizi sopra citati difficilmente prevedono l’ accoglienza dai 3 mesi del bambino.

Considerato altresì che:

·        I destinatari della dote sono le donne lavoratrici presso piccole e medie imprese e micro imprese, libere professioniste o imprenditrici a vario titolo; mentre non è previsto l’ accesso per le dipendenti di grandi aziende , le lavoratrici precarie e i padri che si assumono la responsabilità di cui alla legge 53/2000.
·        Il bando non prevede alcun limite ISEE o da reddito, mentre pone come condizione per l’ accesso la rinuncia al part-time.
·        A  beneficiare dei fondi resi disponibili  saranno solo 300 donne ( a fronte di una previsione di nascite per la Provincia di Lecco  che si attesta intorno a 2500 bambini in un anno ), selezionate in ogni provincia coinvolta (Mantova, Monza, Brescia, Cremona, Lecco, Bergamo ) a prescindere dalle differenti realtà socio-economiche dei territori .
·        Per ottenere la dote, la donna deve rinunciare,da subito all’ aspettativa facoltativa prevista dalla legge
·        I voucher sono usufruibili solo da parte delle madri e non sono  rivolti ai padri , disattendendo di fatto, lo spirito della legge sui congedi parentali che indicava  nella condivisione del lavoro di cura uno dei motori per favorire la conciliazione dei tempi . Violando  in tal modo  le direttive europee in materia di Pari Opportunità.

Il Consiglio Provinciale di Lecco

 Impegna il Presidente della Provincia e la Presidente della Commissione Pari Opportunità ,sua delegata al tavolo territoriale per la Conciliazione famiglia Lavoro, a operare per :

·        Rendere accessibile la Dote Conciliazione alle categorie oggi escluse:
-         Dipendenti di grandi industrie
-         Lavoratrici precarie
-         Donne che non hanno rinunciato subito, a 3 mesi del bambino, all’ aspettativa facoltativa
-          Padri che si assumono la responsabilità di cui alla legge 53/2000

·        Avviare nella Commissione Pari Opportunità della Provincia  una discussione ampia e condivisa  su tempi e modalità di attuazione degli altri punti dell’ accordo di  collaborazione per la realizzazione della rete territoriale per la conciliazione , nello specifico su come verranno utilizzate le somme restanti

·        Relazionare in itinere  al Consiglio Provinciale informazioni e dati sugli effetti dell’ applicazione della” Dote Conciliazione”nel territorio della Provincia Di Lecco e sugli altri punti del suddetto Accordo di collaborazione territoriale.


Ordine del giorno proposto dai capigruppo di :

  Partito democratico  Italo Bruseghini
  Azione Positiva        Rocco Cardamone
  Sinistra e libertà      Alessandro Pozzi
   Italia dei Valori        Giancarlo Valsecchi



Non vi sembra ci sia qualche mancanza (per lo meno in termini di rappresentanza di genere)?

oggi ore 18,30: Consiglio Provinciale. La seduta è pubblica.

Consiglio Provinciale di lunedì 26 settembre

Lunedì 26 settembre alle ore 18.30, presso la Sala Consiliare della Provincia di Lecco, si riunirà il Consiglio Provinciale per la trattazione del seguente

ORDINE DEL GIORNO
 Presidente
1. Comunicazione Decreto di nomina del rappresentante della Provincia di Lecco in seno al Consiglio Direttivo dell’Associazione UniverLecco per il triennio 2011-2013.

Presidente del Consiglio
2. Verbale relativo alle sedute del Consiglio Provinciale del 30 maggio 2011, 20 giugno 2011 e 25 luglio 2011 – Esame e approvazione.

Assessore Formenti
3. Ratifica Deliberazione della Giunta Provinciale n. 188 del 02.08.2011 relativa a variazione urgente al Bilancio per manutenzione caldaia Villa Monastero con applicazione avanzo di amministrazione 2010 (4^ Variazione al Bilancio 2011).
4. Comunicazione Deliberazione della Giunta Provinciale n. 187 del 02.08.2011 concernente l’utilizzo del Fondo di riserva, ai sensi 2° comma dell’art. 166 del D.Lgs n. 267 del 18.08.2000 e dell’art. 13 del vigente Regolamento di Contabilità.
5. Verifica degli equilibri di Bilancio – Esercizio finanziario 2011. Ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi (art. 193 del D.Lgs. n. 267/2000) – Esame e approvazione.
6. Variazioni al Bilancio 2011, con applicazione quota avanzo di amministrazione 2010, al Bilancio pluriennale 2011/2013, alla Relazione previsionale programmatica, al Piano Triennale degli investimenti (5^ Variazione conseguente a salvaguardia Bilancio 2011) – Esame e approvazione.
7. 3^ Variazione al Bilancio di previsione 2011 – Variazioni al Bilancio triennale di programmazione per il triennio 2011/2013 dell’Istituzione Villa Monastero di Varenna e definizione della tariffa per l’utilizzo della tensostruttura a Villa Monastero.

Assessore Bezzi
8. Agenda strategica di coordinamento locale per l’attuazione del Polo Produttivo di Interesse Sovracomunale in comune di Colico. Variante integrativa al PTCP. Approvazione definitiva.

INTERROGAZIONI, INTERPELLANZE, ORDINI DEL GIORNO, MOZIONI

9. Ordine del giorno presentato dal Consigliere Italo Bruseghinie altri – Prot. n. 41551 del 22.08.2011 in merito al bando per l’accesso alla Dote Conciliazione