lunedì 7 novembre 2011

Oggi - lunedì 7 novembre ore 18,30: Consiglio Provinciale. La seduta è pubblica!

Lunedì 7 novembre alle ore 18.30,  
presso la Sala Consiliare della Provincia di Lecco, 
si riunirà il Consiglio Provinciale per la trattazione del seguente

ORDINE DEL GIORNO:

Presidente

1. Comunicazione Decreto di nomina sostituzione componente Consiglio di Amministrazione dell’Istituzione Villa Monastero di Varenna.

Presidente del Consiglio

2. Verbale relativo alla seduta del Consiglio Provinciale del 26 settembre 2011 – Esame e approvazione.

Assessore Formenti

3. Comunicazione Deliberazione della Giunta Provinciale n. 220 del 27/09/2011 concernente l’utilizzo del Fondo di riserva, ai sensi 2° comma dell’art. 166 del D.Lgs n. 267 del 18.08.2000 e dell’art. 13 del vigente Regolamento di Contabilità.

4. Comunicazione Deliberazione della Giunta Provinciale n. 243 del 27/09/2011 concernente l’utilizzo del Fondo di riserva, ai sensi 2° comma dell’art. 166 del D.Lgs n. 267 del 18.08.2000 e dell’art. 13 del vigente Regolamento di Contabilità.

Presidente

5. Comunità di lavoro Regio Insubrica. Nuova dichiarazione di intesa e nuovo regolamento finanziario – Esame e approvazione.

6. Consorzio di gestione Parco Regionale della Valle del Lambro. Adeguamento Statuto per la trasformazione del Consorzio in Ente di diritto pubblico, ai sensi della L.R. 12/2011 – Esame e approvazione.

7. Consorzio di gestione del Parco Monte Barro. Adeguamento Statuto ai sensi della L.R. 12/2011 – Esame e approvazione.

8. Consorzio per la gestione del Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone. Adeguamento Statuto ai sensi della L.R. 12/2011 – Esame e approvazione.

9. Azienda speciale Retesalute – Approvazione di atto modificativo della convenzione costitutiva dell’Azienda e dello Statuto regolante la stessa attualmente vigenti.
10. Società Milano Serravalle-Milano Tangenziali Spa – Modifica dell’articolo 14 dello Statuto sociale – Esame e approvazione.

giovedì 3 novembre 2011

Qualche precisazione sul Piano Cave e sul Cornizzolo


In merito all’articolo apparso sull’incontro con i Sindaci di Suello e Civate, sul piano cave , ritengo opportuno fare alcune precisazioni.
Innanzitutto l’incontro non è avvenuto alla sola presenza della delegazione del P.D. ma erano presenti anche rappresentanti dei gruppi consiliari I.D.V, Azione positiva e S.E.L. dunque tutta la minoranza provinciale le cui posizioni in merito a questo tema combaciano.
Va specificato che in precedenza avevamo chiesto ai sindaci la possibilità di svolgere l’incontro anche alla presenza dei capigruppo della maggioranza del consiglio provinciale, per un approccio più corretto teso ad ascoltare tutte le posizioni.
La cosa non è stata possibile e non certo per responsabilità nostra.
Mancano in quel comunicato le richieste che abbiamo fatto ai comuni, ovvero di svolgere un consiglio comunale a Civate aperto, con invito ai consiglieri provinciali e all’ assessore provinciale di riferimento proprio per poterci confrontare senza equivoci o fraintendimenti.

Due sono i quesiti importanti su cui ragionare e dare una risposta:

-     Nel caso il Cornizzolo fosse erroneamente inserito nell’area di scavo, siamo pronti a votare contro l’intero Piano cave? Noi diciamo di sì.
     
-     Siamo pronti a discutere un documento da inviare a Regione Lombardia che preveda nel progetto di legge del piano cave l’autonomia decisionale della Provincia?

Noi abbiamo da sempre rivendicato il nostro no all’escavazione del Cornizzolo e come sempre abbiamo ribadito di essere pronti a discutere su tutto il resto.
Il nostro no forte riguarda solo il Cornizzolo.

Italo Bruseghini - Capogruppo P.D. Provincia di Lecco



Suello, Civate: alcuni gruppi provinciali contrari alla nuova cava sul Cornizzolo. A comunicarlo i sindaci riuniti in un ''vertice''


Si è tenuto nella serata di martedì a Suello un primo vertice "ristretto" tra Comuni e associazioni di Suello e Civate, circa le azioni da attuare nelle prossime settimane per promuovere la causa "NO CAVA" sul Cornizzolo.
Un incontro svoltosi alla presenza dei soggetti maggiormente interessati dal "rischio" di una nuova cava sul fianco della montagna (amministrazioni, Coordinamento per la tutela della montagna, Indignados NO CAVA di Civate, Gruppo Giovani di Suello), teso a individuare le prime azioni comuni da seguire relazionando al contempo i primi risultati ottenuti dal confronto con le forze politiche provinciali.
A questo proposito i sindaci Carlo Valsecchi (Suello) e Baldassarre Mauri (Civate) hanno riferito di aver ottenuto dalla maggior parte dei partiti rappresentati in Provincia prese di posizione risolute circa la contrarietà a una nuova cava sulla montagna. Un primo, importante risultato che non deve però essere accolto come una vittoria, ma come un tiepido segnale di speranza per far valere lo spirito di tutela e conservazione del territorio.
"In questi giorni abbiamo iniziato a chiedere ai politici una presa di posizione sulla nuova cava proposta nel Piano - ha spiegato Carlo Valsecchi - abbiamo incontrato capigruppo e rappresentanti degli schieramenti provinciali Lega Nord, Italia dei Valori, Pd, Sinistre e Libertà, ottenendo da tutti la medesima risposta: il Cornizzolo dovrà essere salvaguardato e tutelato nella maggior misura possibile. Dal canto loro i gruppi interpellati presenteranno un secco NO alle ipotesi di ulteriori escavazioni, su questo sono stati molto chiari. La Lega, poi, ha manifestato una particolare vicinanza al nostro territorio, supportata anche dal PD che a suo tempo aveva patrocinato l'inserimento di San Pietro al Monte nell'elenco dei siti Unesco. Anche noi sindaci opporremo un secco no a ulteriori sfruttamenti minerari. Anche se da qualche parte bisognerà pur cavare su quest'area non siamo disposti a cedere. Nessun compromesso ambientale, nessuno sconto, davanti a nessuno: quel che resta oggi del Cornizzolo non è vendibile, per nessuna cifra. È importante a questo livello una chiara presa di posizione del mondo politico che deve stabilire l'indirizzo del nuovo Piano Cave. Poi i tecnici agiranno di conseguenza. Ci aspettiamo pertanto dalla Provincia, anche alla luce delle dichiarazioni fatte, l'esclusione del Cornizzolo da questo Piano. Poi sarà la volta della "battaglia" in Regione, cui spetta l'ultima parola".

Prese di posizione decise anche da parte del sindaco di Civate, Baldassarre Mauri, che ha ribadito le posizioni a suo tempo sostenute dal gruppo Pdl: "pur non avendo ancora incontrato i vertici del Pdl provinciale, ci è stato detto che resteranno sulla loro posizione iniziale, facendosi cioè portavoce delle istanze avanzate dai Comuni. È fondamentale anche in questa prima fase interlocutoria monitorare i movimenti che avvengono in Regione. In queste settimane dovrà infatti passare in commissione un progetto destinato ad apportare diverse modifiche alle leggi che regolano i piani cave provinciali. Non sappiamo cosa accadrà nei prossimi mesi ma già ottenere dalla Provincia una sorta di "vincolo" sull'area del Cornizzolo costituirebbe un vantaggio in un ottica di discussione a livello regionale. Per la giornata di giovedì è previsto un incontro tra i Comuni firmatari del protocollo d'intesa per la salvaguardia della montagna, in quella sede valuteremo strategie comuni per muoverci nelle prossime settimane".

In fermento anche il Coordinamento per la difesa del Cornizzolo, rappresentato da Giuseppe Stefanoni. In questo caso, oltre al coinvolgimento degli enti preposti, gli aderenti si occuperanno di organizzare una manifestazione pubblica volta a sensibilizzare la cittadinanza davanti ai potenziali rischi di una nuova cava sul territorio.
"Come coordinamento prepareremo a breve un volantino, diretto e sintetico, con il quale vogliamo presentare in modo nudo e crudo la realtà dei fatti - ha precisato Stefanoni - per coinvolgere ancor di più la gente abbiamo pensato a una manifestazione, con musica o spettacoli, capace di impattare in modo più efficace rispetto alla classica conferenza solitamente frequentata dagli addetti ai lavori e da pochi altri. Sarà un evento "Pro Cornizzolo" e "No cava", al quale saranno invitati tutti i cittadini. Parallelamente chiederemo incontri con la Comunità Montana e tutti gli interlocutori che riusciremo a contattare, politici e non. Vogliamo che ognuno prenda una posizione chiara e precisa su questo tema delicato".

R.B.
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